Home Nazionale Milleproroghe: Pizzolante (Ap), non lo voto, farà fallire 220 aziende

Milleproroghe: Pizzolante (Ap), non lo voto, farà fallire 220 aziende

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Roma, 17 feb. (AdnKronos) – “Per ottusità burocratica e insipienza politica il governo fa fallire 220 aziende balneari (ristoranti, bar, negozi), i cosiddetti pertinenziali incamerati (strutture dello Stato date in concessione)”. A dirlo è Sergio Pizzolante, vice presidente dei del gruppo Area Popolare (Ncd-Udc) alla Camera, annunciando che non voterà “il provvedimento perché non voglio essere complice”.
Pizzolante spiega che “erano circa mille imprese che, in virtù della legge finanziaria 2006 del governo Prodi, hanno avuto un eccezionale e ingiusto aumento del canone da 10-15 mila euro fino a oltre 100 mila euro all’anno. Con gli arretrati alcuni devono pagare anche oltre 1 milione di euro. Il governo aveva già riconosciuto l’eccesso di canone, consentendo agli operatori con la legge di stabilità 2013 di pagare il 30% dei tanti contenziosi in atto, e lo riconosce ancora con la bozza di riforma generale delle concessioni e dei canoni che sarà emanata nelle prossime settimane e che prevede una riduzione del 50%”.
“Inoltre, il tribunale di Venezia, recentemente, ha dato ragione agli operatori riconoscendo un eccesso di canone e condannando lo Stato a rimborsare chi aveva già pagato. Nonostante tutto ciò, questa notte in Commissione Bilancio, in conseguenza del parere negativo del governo, è stato bocciato un emendamento del sottoscritto e di alcuni deputati del Pd che chiedeva semplicemente uno slittamento dei pagamenti in attesa della riforma delle concessioni e dei canoni che prevede già una soluzione strutturale. È l’ennesima prova dell’ottusità del Mef che, per bramare gettito, fa fallire le aziende. Gettito che, in realtà, mai otterrà perché le imprese non sono in condizione di pagare”.