Milano, 22 ott. – (AdnKronos) – per rubare beni oggetto di spedizioni, avevano architettato un sistema ben collaudato. Dopo aver orientato le telecamere di videosorveglianza della ditta in modo da non essere scoperti, uno fingeva piccoli incidenti come la caduta fortuita dei pacchi. Quindi, mentre rimetteva a posto i colli, ne approfittava per metterne alcuni da parte in zone nascoste dello stabilimento che poi un complice prelevava. Dalla fine del 2014 ad oggi, i due hanno accumulato beni per un valore complessivo stimato, allo stato, in 40.000 euro. ma sono stati scoperti.
La polizia ha arrestato un dipendente infedele di una ‘grossa’ ditta di spedizioni e il complice. Sono soggetti di origine rumena e marocchina alle dipendenze di ditte presenti in Lombardia e nel veneto. Le indagini, durate 6 mesi, sono nate grazie alle verifiche effettuate dalla sicurezza interna della società dopo ammanchi e sono state condotte dagli agenti della polizia postale e delle comunicazioni di Verona e Mantova.
Inizialmente i due sottraevano beni di modesto valore come prodotti cosmetici, penne e orologi al quarzo. Poi ci hanno preso la mano e hanno cominciato a rubare costose macchine fotografiche, notebook, tv di grandi dimensioni, macchine per il caffè, robot da cucina e gioielli.