Home Nazionale Mafia: Mattarella, coscienza civile cresciuta, lotta resta tema decisivo

Mafia: Mattarella, coscienza civile cresciuta, lotta resta tema decisivo

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Roma, 19 mar. (AdnKronos) – “Mio fratello è stato assassinato dalla mafia perché ne contrastava gli interessi e l’influenza. Eravamo molto legati. Questo naturalmente mi ha colpito molto. Anche per questo, ma non soltanto per questo, sono sempre stato convinto che quello della lotta alla mafia sia un tema centrale, decisivo”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervista rilasciata alla Cnn.
“La coscienza civile -aggiunge il Capo dello Stato- è molto cresciuta in Italia e in Sicilia. Si sono ottenuti risultati molto importanti, anche grazie all’azione di tanti siciliani che si sono impegnati contro la mafia, con coraggio: alcuni di loro sono stati assassinati. Vorrei ricordare che persone stimate da tutti, come Giovanni Falcone o Paolo Borsellino, erano siciliani, come lo erano tanti altri magistrati, agenti delle forze di Polizia, giornalisti, uomini politici, sindacalisti che si sono battuti con coraggio contro la mafia, diventandone vittime. Questa azione, questi impegni, questo coraggio, questi sacrifici hanno provocato la crescita della pubblica opinione contro la mafia”.
Poi il Capo dello Stato ricorda i drammatici momenti dell’uccisione del fratello: “Non ne ho mai parlato. Lui era sulla sua auto, stava andando a messa con sua moglie e i suoi figli. Si è avvicinato un killer che lo ha colpito, malgrado la moglie cercasse con le mani di proteggerne la testa. Anche lei restò ferita. Io sono stato subito chiamato da uno dei miei nipoti, sono sceso immediatamente in strada e l’ho portato al pronto soccorso… Ma era già morto. E’ un ricordo per me è molto doloroso”.