Home Nazionale L’India, Voltaire e la libertà di espressione: comici pubblicano video ‘osceno’, YouTube citato in giudizio

L’India, Voltaire e la libertà di espressione: comici pubblicano video ‘osceno’, YouTube citato in giudizio

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Nuova Delhi, 6 feb. (AdnKronos/Dpa) – Un collettivo di attori di Bollywood denunciato per oscenità in luogo pubblico. Motivo? Un bacio davanti ad altre persone durante uno show a Mumbai, una comicità definita indecente e un linguaggio ritenuto offensivo e sconcio. Gli attori coinvolti fanno parte del gruppo ‘All India Bakchod’, molto popolare su YouTube grazie a sketch e parodie sulla politica e sull’industria cinematografica in India.
Le autorità hanno così citato in giudizio anche la piattaforma di condivisione di video per aver distribuito contenuto presumibilmente offensivo, ha reso noto il vice commissario della polizia di Pune, città dell’India occidentale. Una decisione che ha acceso il dibattito sulla libertà di espressione, provocando un’indagine del governo dello Stato di Maharashtra che ha disposto un’istruttoria per accertarsi che l’evento avesse le autorizzazioni e verificare se il contenuto dello spettacolo fosse osceno.
Le accuse della autorità riguardano una serata ‘AIB Knock Out’, organizzata davanti a circa 4.000 persone, a cui hanno partecipato gli attori Ranveer Singh e Arjun Kapoor, assieme al regista Karan Johar. Anche le attrici Deepika Padukone e Sonakshi Sinha, presenti all’evento, sono state inserite nel rapporto della polizia. Il video dello show ha ricevuto 8 milioni di visualizzazioni su YouTube, prima di essere rimosso martedì scorso dallo stesso collettivo per le forti reazioni ricevute via Twitter.

In un post su Facebook, all’indomani della rimozione del filmato, il gruppo ‘All India Bakchod’ ha parafrasato ironicamente Voltaire (“posso non essere d’accordo con te, ma difenderò fino alla morte il mio diritto di offendere”) e sottolineato che il contenuto dello show erano “solo barzellette poco divertenti, volgari o come volete chiamarle” ma comunque “solo scherzi”.
Con il nostro lavoro, hanno aggiunto i comici del collettivo, “con il nostro modo di fare immaturo e stupido, abbiamo voluto spingere avanti la forma della commedia in questo Paese. Ma questa spinta ci è tornata indietro”.