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L’indagine, in media 60 minuti in auto per andare in ufficio

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Roma, 19 gen. (Labitalia) – Il tempo medio giornaliero per andare in ufficio è di 60 minuti e la categoria che passa più tempo in auto è quella degli informatori medico-scientifici. E’ quanto emerge dall’indagine realizzata dall’osservatorio LeasePlan Mobility Monitor e dall’istituto di ricerca internazionale Tns.
“L’interesse delle aziende sul tema della sicurezza alla guida -dichiara Gavin Eagle, direttore commerciale di LeasePlan in Italia- diventa, quindi, fondamentale per offrire un servizio sempre più efficiente a tutti i clienti. Influenzare il comportamento del conducente è, dunque, il prossimo step che porterà a un miglioramento della gestione delle flotte aziendali”.
“Abbiamo bisogno di coinvolgere i guidatori -avverte- per modificare le loro abitudini e per soddisfare gli obiettivi in materia di sicurezza. In quest’ottica, abbiamo lanciato il progetto ‘Clear box’ che ha una valenza strategica non solo per l’Italia ma per tutte le altre country in cui opera LeasePlan”.
“Il progetto prevede la possibilità -ricorda Gavin Eagle- di installare, sui veicoli noleggiati, un dispositivo telematico per la gestione di quegli aspetti legati sia alla prevenzione di rischi che al controllo operativo della flotta. La scelta dipende dalle specifiche esigenze dei nostri clienti che variano a seconda del settore merceologico di appartenenza e dalla numerosità dei veicoli noleggiati”.
“L’obiettivo strategico di LeasePlan -sottolinea- è di far diventare la telematica parte integrante della nostra proposizione commerciale, così da poter aumentare l’efficienza dei nostri servizi nel medio termine per tutta la flotta circolante”.
In Italia, il 70% dei driver interpellati afferma di essere seguito costantemente da LeasePlan, grazie a un customer service molto attivo ed esaustivo da cui riceve regolarmente informazioni e consigli sul comportamento alla guida.
Dal LeasePlan Mobility Monitor emerge anche che il comportamento più fastidioso alla guida è il ‘tallonamento’ (24%), seguito dalla guida troppo lenta (20%) e dal ‘tagliare la strada’ alle altre auto (17%). Un aspetto interessante è dato dal comportamento che si trova al quarto posto della classifica, ovvero le aggressioni verbali che si subiscono mentre si è alla guida, ma, a sorpresa, gli italiani affermano di non commetterle. Inoltre, tra i comportamenti più odiati, si posiziona in basso nella classifica il sorpasso pericoloso.
Alla domanda se i comportamenti dei guidatori variano a seconda se si guidi un auto a noleggio oppure un auto propria, l’8% dichiara di guidare più cautamente in una vettura aziendale, mentre il 2% dichiara di non essere prudente alla guida neanche con l’auto di proprietà.
Interrogati su quali siano i peggiori guidatori, gli italiani hanno fatto ‘mea culpa’ posizionandosi al secondo posto, preceduti dai rumeni al primo posto, e seguiti da greci, bulgari, croati e tedeschi.