Home Attualità L’indagine, 2.716 startup innovative registrate nel 2014

L’indagine, 2.716 startup innovative registrate nel 2014

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Roma, 17 mar. (Labitalia) – In Italia, sono ormai registrate 2.716 startup innovative (erano 1.227 nel 2013); 118 sono le startup finanziate (108 nel 2013); 36 (32) gli investitori istituzionali di cui 6 pubblici e 30 privati; 100 (97) gli incubatori e acceleratori di cui 60 pubblici e 40 privati; 38 (40) i parchi scientifici di cui 35 pubblici e 3 privati; 62 (65) gli spazi di coworking; 52 (33) le competizioni dedicate alle startup. E’ quanto emerge da ‘The italian startup ecosystem: who’s who’, realizzato da Italia Startup e gli osservatori Digital innovation della School of management del Politecnico di Milano, con il supporto istituzionale del ministero dello Sviluppo economico, e presentati oggi a Gec2015.
La ricerca ha evidenziato che in Italia esistono 48 piattaforme di crowdfunding, 46 fablabs, 21 hackathons, 38 empowerment programs e 46 bandi. Inoltre, sono state recensite 27 realtà che gravitano nel panorama startup di cui 11 associazioni e 16 online resources e community.
Tra le startup finanziate da investitori istituzionali, quelle nel settore Ict rappresentano il 68% del totale e hanno raccolto il 74% dei fondi. Le startup del settore life science rappresentano il secondo comparto con una quota del 23% nel totale delle startup e il 17% degli investimenti complessivi. Le startup cleantech and energy occupano il terzo gradino: sono il 4% del totale e hanno raccolto il 6% degli investimenti.
Dalla mappatura del profilo dello startupper italiano emerge che l’85% dei founder sono maschi; circa 1 su 4 ha un’età inferiore ai 30 anni, mentre il 31% ha un’età compresa tra i 30 e 40 anni e il 43% è over 40.
Dal punto di vista della formazione, il 92% dei founder risulta essere laureato; 2 su 3 hanno una formazione manageriale, mentre 1 su 3 possiede un background tecnico.
Gli investimenti in startup hi-tech sono diminuiti del 9% nel 2014, dai 129 milioni del 2013 ai 118 di quest’anno. Sono aumentati del 17% gli investimenti da parte di business angel, family offices e incubatori e acceleratori (per un totale di 55 milioni), e diminuiti del 23% quelli provenienti da investitori istituzionali (altri 63 milioni).