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Kenya: ministro Turismo, comunità coinvolte contro terrorismo, funziona

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Milano, 9 set. (AdnKronos) – Il governo del Kenya, per combattere la minaccia terroristica dei miliziani di Al Shabaab, movimento integralista attivo in Somalia, sta coinvolgendo le comunità locali per ottenere informazioni, un metodo che “ha aiutato davvero le forze dell’intelligence” nella guerra contro i miliziani che nel settembre 2013 attaccarono il Westgate Shopping Mall di Nairobi, facendo almeno 67 morti. Lo ha spiegato la ministra kenyota del Turismo, del Commercio e degli Affari dell’Africa Orientale, Phyllis Kandie, a margine del Kenya Business Forum a Milano.
Nello scorso aprile miliziani di Al Shabaab attaccarono un’università nella città di Garissa, nel Kenya nordorientale, uccidendo circa 150 persone. Tuttavia lo sforzo del governo sta producendo risultati: ieri tre kenyoti sono stati arrestati in un mall di Nairobi, dopo essere stati scoperti in possesso di un ordigno esplosivo. “Gli esplosivi li hanno trovati anche sul Tgv per Parigi”, osserva l’imprenditore italiano Flavio Briatore, che gestisce un resort di lusso a Malindi, sulla costa del Kenya.
“Il governo kenyota – afferma la ministra – ha investito molto nel settore della sicurezza e quest’anno abbiamo investito il 12% del bilancio per la sicurezza, la polizia, l’esercito, in termini di veicoli, aeroplani, elicotteri. In secondo luogo, ci siamo alleati con i nostri amici a livello internazionale perché, come sapete, la lotta al terrorismo è fatta di intelligence e della condivisione delle informazioni”. (segue)
“Lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo – continua la Kandie – siamo riusciti a riportare la situazione ad un livello in cui si può dire che abbiamo confinato il problema al Kenya settentrionale, al confine con la Somalia. Ma il resto del Paese è sicuro, specialmente le zone turistiche”.
“Facciamo sì che ci sia la Polizia turistica – prosegue la Kandie, nominata ministro nell’aprile 2013 – abbiamo la Guardia Costiera e in terzo luogo, ed è la cosa più importante, stiamo coinvolgendo le comunità per combattere il terrorismo. Questa gente non si vede, ma vanno e vengono”.
“Stiamo coinvolgendo le comunità perché ci diano informazioni – prosegue la Kandie – e questo ha aiutato davvero le forze dell’intelligence a raccogliere questo tipo di informazioni. Posso dire che vediamo molti risultati davvero buoni. Le persone sono soddisfatte del nostro operato: lo posso dire con fiducia, perché stiamo ottenendo risultati”. Tanto è vero che, conclude la ministra, “il presidente degli Usa Barack Obama è venuto in Kenya, verrà il papa in novembre: e questo significa che hanno fiducia in quello che stiamo facendo come Paese”.