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Jobs act: Capone (Ugl), su controlli a distanza Renzi ascolti Garante Privacy

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Roma, 23 giu. (AdnKronos) – “Ci auguriamo che nella sua quotidiana corsa il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, possa trovare il modo di prestare ascolto alle parole espresse oggi dal Garante della Privacy che ha invitato a evitare ‘forme ingiustificate e invasive di controllo’ sui lavoratori”. Ad affermarlo in una nota è il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, commentando la relazione annuale del presidente Antonello Soro.
“Senza dimenticare che, in assenza di una legge sul contrasto del mobbing, – spiega – la nuova disciplina sul controllo a distanza, insieme alla distruzione dell’articolo 18 e al demansionamento, espone i lavoratori a innumerevoli rischi di perdere il posto e a un’attività di controllo che va ben oltre ben oltre quella attualmente già consentita al datore di lavoro”.
Ciò dimostra, sottolinea Capone, “che l’Ugl ha avuto ragione nel ravvisare nel decreto attuativo del Jobs Act sui controlli a distanza, ora all’esame delle Camere, profili di incostituzionalità e nell’invitare il governo a ritornare all’attuale articolo 4 dello Statuto dei lavoratori, lasciando alle parti la possibilità di derogare alla disciplina generale, laddove veramente necessario, a tutela sia dell’azienda sia del lavoratore”, conclude il sindacalista.