Home Attualità Istat: lavora 91,5% ricercatori ma chi emigra guadagna di più

Istat: lavora 91,5% ricercatori ma chi emigra guadagna di più

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Roma, 21 gen. (Labitalia) – Nel 2014, a quattro anni dal conseguimento del titolo (2010), lavora il 91,5% dei dottori di ricerca, mentre è in cerca di un lavoro il 7%. A sei anni dal conseguimento del titolo (2008), lavora invece il 93,3% e cerca un lavoro il 5,4%. E’ quanto emerge da uno studio dell’Istat, che indica come “permane dunque il vantaggio competitivo associato al dottorato di ricerca”. A sei anni dal conseguimento del titolo, i dottori percepiscono un reddito netto mediano mensile di 1.750 euro; a quattro anni il reddito dei dottori del 2010 è di 1.633 euro.
I dottori di ricerca che vivono all’estero al momento dell’intervista sono il 12,9% (+6 punti rispetto alla edizione del 2009). Il reddito da lavoro percepito da chi vive all’estero è sensibilmente più alto del valore totale (di 750 euro per la coorte del 2008 e 830 euro per la coorte del 2010).
L’occupazione, si legge nel Report, è elevata in tutte le aree disciplinari, in particolare tra i dottori delle Scienze matematiche e informatiche e dell’Ingegneria industriale e dell’informazione (oltre il 97% lavora a sei anni dal dottorato e oltre il 95% a quattro anni); risulta più bassa tra i dottori delle Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche (intorno all’88% in media).
A sei anni dal conseguimento del titolo, la quota di occupati con un lavoro a termine è pari al 43,7%, mentre raggiunge il 53,1% tra i dottori osservati a quattro anni. Il dato è in crescita rispetto all’indagine precedente, quando era del 35,1% e del 43,7%. Il 73,4% dei dottori occupati del 2008 e il 74,4% di quelli del 2010 svolgono attività di ricerca e sviluppo. La quota è più bassa tra le donne: 3 su 10 sono impegnate in attività lavorative per nulla connesse alla ricerca.
Le aree disciplinari associate ai redditi più alti sono le Scienze mediche, Scienze fisiche, Ingegneria industriale e dell’informazione, Scienze economiche e statistiche e Scienze giuridiche: a sei anni dal conseguimento del titolo il reddito netto mediano mensile supera i 1.900 euro. Più contenuti (in media tra 1.400 e 1.450 euro) sono invece i redditi dei dottori in Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche e in Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche.
All’estero migrano soprattutto i dottori di ricerca nelle Scienze fisiche (31,5% dei dottori italiani che vivono all’estero) e nelle Scienze matematiche o informatiche (22,4%); molto meno rappresentati tra quelli che vivono all’estero sono invece i dottori in Scienze giuridiche (7,5%) o in Scienze agrarie e veterinarie (8,1%). I Paesi preferiti sono, nell’ordine, Regno Unito (16,3%), Stati Uniti d’America (15,7%), Francia (14,2%).