Home Nazionale Ingv-Ifremer siglano accordo italo-francese per studiare gli oceani

Ingv-Ifremer siglano accordo italo-francese per studiare gli oceani

0

Roma, 24 feb. – (AdnKronos) – Un accordo bilaterale di cooperazione scientifica per lo sviluppo e la valorizzazione di osservatori multidisciplinari sottomarini. A siglarlo oggi, in occasione del Summit Francia-Italia 2015 a Palazzo Marigny a Parigi, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e l’Istituto francese di ricerca per l’esplorazione sostenibile del mare (Ifremer).
Dal 2006 i due istituti sono impegnati per conto dei loro rispettivi Paesi nell’infrastruttura di ricerca europea, Emso (European Multidisciplinary Seafloor and water-column Observatory), voluta dalla Commissione Europea e costituita da una rete di osservatori di fondo mare per l’acquisizione di dati utili allo studio dei processi geologici, geochimici, geofisici e oceanografici ambientali che influenzano intensamente la vita del Pianeta.
“La collaborazione tra Ifremer e Ingv ha contribuito in modo decisivo all’affermazione di Emso – afferma il dirigente di ricerca dell’Ingv e coordinatore del programma Emso, Paolo Favali – Negli anni a venire, gli sforzi comuni si concentreranno sulla gestione e la piena messa a disposizione dei dati a vantaggio della comunità scientifica internazionale”.
“Ifremer e Ingv hanno messo a frutto la loro collaborazione anche promuovendo lo scambio di ricercatori tra le due istituzioni – aggiunge Laura Beranzoli, dirigente tecnologo e coordinatore scientifico di Emso per l’Ingv – Si è così contribuito all’arricchimento delle conoscenze e buone pratiche dei gruppi di ricerca e favorito nuove opportunità di collaborazione scientifica”.
Le due istituzioni sono anche partner nel progetto europeo MARsite (2013-2015) coordinato dalla Turchia per lo studio di una zona di comune interesse, il Mar di Marmara. Dal 2009, osservatori sottomarini francesi e italiani forniscono informazioni preziose sulle attività del segmento sommerso della Faglia Nord-Anatolica, con particolare attenzione alle possibili relazioni tra sismicità ed emissione dei fluidi.
“Entrambi i Paesi – sottolinea il presidente dell’Ingv, Stefano Gresta – hanno una lunga e consolidata tradizione di ricerche d’avanguardia nel campo della geologia, geofisica e oceanografia e questo accordo ne è una ulteriore conferma. Mi auguro che i giovani ricercatori possano trarre vantaggio da questa fertile collaborazione attraverso progetti e programmi di ricerca comuni”.