Milano, 13 apr. (AdnKronos) – Per rilanciare il settore delle infrastrutture puntando sulle città e sulla riqualificazione in particolare dei luoghi della formazione e dello sport, oltre che sulla riqualificazione energetica, servirebbero dai 15 ai 20 miliardi l’anno. Lo evidenzia il presidente di Assimpredil-Ance di Milano, Lodi e Monza Brianza, Claudio De Albertis.
“I conti sono stati fatti, ma noi abbiamo un deficit infrastrutturale mostruoso e, per cercare di sopperire minimamente, ci sarebbe un investimento da fare annualmente nelle città dai 15 ai 20 miliardi all’anno”. Chiaramente questo “il nostro paese non se lo può permettere in questo momento. Bisogna capire se ci sono strumenti di parternariato che possono aiutare. In questa chiave – avverte De Albertis – bisogna ripensare alle normative che legano il parternariato pubblico privato dal momento che non si capisce perché in Inghilterra le carceri vengono fatte dai privati, così le scuole”.
Oggi “soldi ce ne sono, ci sono molti investitori che vengono da fuori. Credo che indirizzarli verso un utilizzo che non sia semplicemente ‘compero un palazzo in piazza Cordusio e lo metto a reddito,’ sia compito di chi governa. Chiaramente a questi signori va garantita la certezza del diritto e semplificazioni, perché se da quando penso una cosa a quando la metto a reddito passano dieci anni, allora queste persone se ne sono già andate dal nostro paese”.