Roma, 20 feb. (AdnKronos) – “La ripresa degli ordinativi dell’industria ed i timidi segnali di aumento dei fatturati, confermano che per l’industria italiana il peggio è passato”. Ad affermarlo in una nota è il segretario confederale della Cisl, Giuseppe Farina, commentando i dati Istat sul fatturato e sugli ordinativi dell’industria italiana. Purtroppo, però, continua Farina, “non si può dire lo stesso per l’occupazione e per i lavoratori. Gli scostamenti degli 0% delle previsioni di crescita del Pil e dei fatturati non bastano a fare aumentare l’occupazione”.
Senza interventi straordinari su investimenti e rilancio della domanda sui consumi interni, rileva Farina, “l’occupazione rischia di rimanere al palo. Il jobs act non risolve il problema, al massimo potrà positivamente ridurre l’area del precariato, ma da solo non certo riuscirà a fare crescere l’occupazione. Sul lavoro i giovani ed il Sud sono all’emergenza, per superare la quale non basta affidarsi agli investimenti europei nè allo ‘spontaneismo’ del mercato, ma occorrono progetti di rilancio dell’ industria e dell’ economia meridionale”.
Per fare questo, conclude Farina, “serve l’impegno responsabile di tutti i soggetti, imprenditoriali e sindacali e nuove risorse pubbliche e private per investimenti e rilancio dei consumi interni. Non si tratta nè vogliamo essere gufi ma neanche visionari”.