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Immigrati: Pichler, disuguaglianza prima causa emergenza rifugiati

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Milano, 2 nov. (AdnKronos) – E’ la disuguaglianza la prima causa dell’emergenza rifugiati. Lo afferma Richard Pichler, Ceo di Sos Villaggi dei Bambini che si sta occupando principalmente dei bambini e dei ragazzi separati dalle loro famiglie, dei minorenni non accompagnati e delle famiglie in difficoltà. Il Programma di Emergenza SOS vede oggi coinvolti molti Paesi: Serbia, Croazia, Macedonia, Armenia, Grecia, Austria, Libano e Italia. Pichler aveva, a settembre, già denunciato la violazione dei diritti enucleati dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del Fanciullo; i diritti alla protezione, al riparo, alla nutrizione, all’assistenza sanitaria, alla salute. Oggi, lancia un appello all’Unione Europa chiedendo un approccio più “realistico”.
“Spero – afferma – che nessuno creda che un padre siriano possa avventurarsi in una pericolosa traversata, su un vecchio gommone, rischiando la vita di moglie e figli, con leggerezza. E nessuna famiglia dall’Africa sub-sahariana lascerebbe che il proprio figlio quindicenne si avventurasse in un viaggio estremamente pericoloso, attraverso il Mediterraneo, se non lo ritenesse necessario. In quei paesi, i legami familiari sono molto più forti di quanto non lo siano per noi europei”.
“Tradizionalmente un figlio è la colonna portante della famiglia. Nessuno vorrebbe che se ne andasse via. Dobbiamo quindi chiederci perché questo stia accadendo. Dobbiamo guardare oltre i confini e vederci come parte dell’Europa senza dimenticare che l’Europa è parte a sua volta di un mondo ormai globalizzato. Il problema – insiste Pichler – è la mancanza di opportunità delle persone. Un contadino in Mali non potrà mai vendere il suo pollo a un prezzo che gli consenta di coprire i costi e che sia competitivo: nel supermercato il suo prezzo sarà sempre il doppio rispetto a quello di un pollo congelato che arriva dalla Francia, per esempio”.