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Immigrati: Msf, nel Mediterraneo crisi inaccettabile

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Palermo, 17 apr. (AdnKronos Salute) – “Una crisi inaccettabile e nelle prossime settimane potrebbe peggiorare”. Così il presidente di Medici senza frontiere (Msf), Loris De Filippi, descrive la situazione del Mediterraneo dove dal mese di maggio Msf metterà di stanza una seconda nave per le azioni di ricerca e soccorso in mare. Oggi a Pozzallo l’équipe dell’organizzazione sta assistendo i 301 migranti arrivati stamattina al Centro di primo soccorso e assistenza. Tra loro ci sono 45 donne, 23 minori e tante famiglie con bambini anche piccoli, provenienti prevalentemente da Eritrea e Somalia. Tre donne incinte sono state trasferite in ospedale.
“Siamo stremati – dichiara Chiara Montaldo, capoprogetto di Msf in Sicilia – Stiamo ancora assistendo le persone arrivate a Pozzallo durante lo sbarco del 14 aprile, 373 di cui molte si trovano ancora qui, e oggi questo nuovo arrivo. E’ una situazione drammatica, che si ripeterà più e più volte lungo tutta la stagione estiva e oltre, finché queste persone non avranno un modo sicuro per raggiungere protezione e assistenza”. Aggiunge De Filippi: “Di fronte a migliaia di persone disperate in cerca di protezione, l’Europa chiude i confini nel vano tentativo di tenerle lontane e le costringe a rischiare la vita nel Mediterraneo. Come organizzazione medico-umanitaria non possiamo accettare che queste persone continuino a morire in mare. Salvare le loro vite è un imperativo da cui non possiamo prescindere”.
Per Msf l’attuale situazione nel Mediterraneo è una crisi umanitaria creata dalle politiche europee. All’Europa e al Governo italiano, la ong chiede “vie legali e sicure perché le persone in cerca di protezione possano raggiungere il continente, il ripristino di attività di ricerca e soccorso in mare e piani di emergenza per garantire sempre adeguate condizioni di accoglienza”.