Treviso, 30 apr. (AdnKronos) – “In fatto di accoglienza abbiamo già dato, gli immigrati conoscono anche lo spettro della disoccupazione. In Veneto il 10,5% della popolazione è rappresentato da immigrati. Adesso asta, no a tendopoli e caserme”. Così Luca Zaia, candidato presidente della Lega e di Fi alle prossime Regionali nel Veneto, nel primo confronto televisivo (ad Antennatre Nordest) tra i 4 candidati. Per Iacopo Berti del M5S invece “è necessaria la redistribuzione nei paesi europei di queste quote, perchè – ha spiegato – questo è un problema europeo e non solo nostro”.
Alessandra Moretti, candidata del centrosinistra ha invitato a “non accostare i profughi ai clandestini”. “Questa – ha sottolineato – è un’emergenza europea, per cui va chiesto all’Europa un impegno maggiore, anche per distruggere le imbarcazioni che sono mezzi che portano la morte”. Secondo Moretti “ci vogliono accordi bilaterali per la realizzazione di campi profughi nei paesi africani non in guerra, ma ci deve essere anche la “sicurezza del rientro””.
Per Flavio Tosi, altro candidato alla presidenza del Veneto, “la proposta di bombardare i barconi implica il rischio che vengano caricati nelle stive dei disperati, da parte, ben s’intende, dei mercanti di uomini. Quando, questi profughi, arrivano da noi ci vuole – secondo Tosi – un permesso umanitario di tre mesi per girare in cerca di lavoro. E, in ogni caso, dovrebbero avere delle occupazioni da svolgere gratuitamente a favore della collettività”.