Home Attualità ‘Il sindacato ai tempi della crisi’ visto da Massimo Franchi

‘Il sindacato ai tempi della crisi’ visto da Massimo Franchi

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Roma, 11 mar. (Labitalia) – Esce oggi in libreria ‘Il sindacato ai tempi della crisi’, l’ultimo libro di Massimo Franchi, giornalista de ‘L’Unità’, ora al ‘Manifesto’. Il libro (178 pagine, Ediesse edizioni, 12 euro) è dedicato a Davide Imola, il sindacalista della Cgil recentemente scomparso e che si è occupato a lungo dei cosiddetti ‘lavoratori invisibili’: giovani, collaboratori, partite Iva, coloro cioè in prima linea nei ‘nuovi lavori’.
Proprio partendo dal cambiamento del lavoro, sempre più frastagliato e spezzettato, in un contesto in cui è difficile trovare un’occupazione e in cui chi lavora subisce pesanti condizionamenti, Franchi affronta lo spinoso tema della crisi rappresentanza, perchè, scrive, come in un paradosso “chi dovrebbe difendere i diritti dei lavoratori -il sindacato- oggi è più in difficoltà: non viene ascoltato dalla politica, non riesce più a intercettare i giovani”.
Eppure, il sindacato è stato fra i primi a denunciare le storture del neoliberismo e dell’austerità. E alla denuncia ha accompagnato la proposta di politiche diametralmente opposte volte al rilancio degli investimenti e alla creazione di nuovo lavoro. Ma questo non sembra che basti, dice Franchi.
Il fatto è che “molti dei problemi di Cgil, Cisl e Uil stanno al loro interno”, dice Massimo Franchi: “Sono percepiti come ‘carrozzoni’ per garantiti (statali e pensionati) che non fanno gli interessi dei giovani. Per sopravvivere a queste sfide l’unico modo è rinnovarsi completamente: svecchiare classi dirigenti e portare al centro delle proprie azioni precari e partite Iva, i proletari del terzo millennio”.
Franchi dà anche voce agli attori in gioco in questo complesso sistema, attraverso interviste sul tema ai segretari generali delle tre maggiori confederazioni, Cgil, Cisl e Uil (Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo), a sociologi (Aldo Bonomi, Giuseppe De Rita, Luciano Gallino) e a lavoratori (Valentina Lillo, Bruno Scagnelli, Giulia Rossi).
“Il sindacato -spiega Franchi- può e deve tagliare tutto ciò che ha poco a che fare con la sua ‘missione’ di tutela dei diritti dei lavoratori e dei più deboli”. E accanto alla tutela individuale, al suo ruolo di ‘sindacato dei servizi’, conclude Franchi, “va rilanciato a tutti i livelli un mutualismo reale ed autentico che faccia riscoprire le radici del sindacato e la vicinanza ai più deboli”.