Roma, 9 giu. (AdnKronos) – Duecentomila firme per un disegno di legge di iniziativa popolare volto a rendere possibile un referendum di indirizzo sulla permanenza dell’Italia nell’euro. Le hanno consegnate al presidente del Senato Pietro Grasso i capigruppo a palazzo Madama e a Montecitorio, Bruno Marton e Francesca Businarolo, insieme al senatore Vito Crimi.
“E’ il primo atto concreto per liberare gli italiani dall’euro e chiediamo al presidente di calendarizzarla: che siano gli italiani se decidere mantenere l’euro o adottare un’altra moneta”, ha detto Marton al termine dei circa dieci minuti di incontro nello studio della seconda carica dello Stato. “Abbiamo coinvolto 200mila cittadini, speriamo che la proposta venga presto presa in considerazione”, ha affermato Businarolo.
Vito Crimi ha sottolineato in particolare che la procedura seguita “è la stessa del referendum di indirizzo del 1989 sulla cessione di sovranità in favore dell’Europarlamento. Siccome non è previsto dalla Costituzione, ci vuole un ddl costituzionale. Tutti i gruppo dicono che le proposte di iniziativa popolare si devono discutere in tempi brevi, ma nei fatti non è mai successo. Ora non ci sono più alibi”. Una volta espletata la verifica delle firme da parte degli uffici, i Cinque Stelle proporranno in conferenza dei capigruppo la calendarizzazione del ddl.