Atene, 23 gen. (AdnKronos) – L’annuncio della Bce sul programma di quantitative easing diventa argomento centrale della campagna elettorale per le attese elezioni di domenica in Grecia. Per il primo ministro uscente, il conservatore Antonis Samaras, la decisione della Banca Centrale Europea di non estendere il programma alla Grecia se non sarà completata la revisione del programma del bailout prevista entro la fine di febbraio è una conferma del fatto che il paese rischia di trovarsi in difficoltà nel caso di una vittoria del partito Syriza di Alexis Tsipras.
L’iniezione di liquidità frutto della “storica decisione europea” sarà “un grande sollievo per tutti i popoli d’Europa – ha detto Samaras, parlando ieri sera in televisione – è qualcosa per la quale il mio governo ed io personalmente abbiamo lavorato a lungo”. “Ma potrà la Grecia avere la sua parte di questo massiccio pacchetto di liquidità per poter sviluppare la sua economia, o perderà questa unica opportunità? – si è chiesto il leader di Nuova Democrazia – la decisione della Bce lo spiega chiaramente. Senza il completamento della revisione da parte dei nostri creditori per il programma che scade a febbraio, noi saremo esclusi”. “Le nostre politiche garantiscono che la Grecia svolgerà pienamente la sua parte in questa nuova era… ma la politica del partito di opposizione ci terrebbe certamente fuori da questi sviluppi”, ha poi sottolineato.
Anche Syriza, in testa a tutti i sondaggi, ha salutato l’annuncio del presidente della Bce, Mario Draghi: “E’ una decisione importante che il prossimo governo greco userà a vantaggio del paese”, si legge in un comunicato del partito della sinistra radicale, citato dal sito Ekathimerini. Con questo annuncio, si legge ancora, “Draghi ha risposto alle voci neoliberali estreme, che sfortunatamente comprendono anche Samaras”.