Roma, 6 lug. (AdnKronos) – “È un siluro di dimensioni ciclopiche. Un ceffone a tutti gli europirla che ci hanno portato alla fame”. Così, intervistato dal Corriere della Sera, Matteo Salvini commenta l’esito del referendum della Grecia sull’euro. “Adesso, se in Europa ci sono persone normali, si ferma tutto. Niente convocazione di domani, per giunta a Strasburgo: ci si ferma, si riprendono in mano tutti i trattati, e si riscrivono daccapo. Se invece faranno finta di niente, guerra sia”, aggiunge il segretario della Lega.
“Quando arriveremo al governo, l’Europa avrà di che incazzarsi davvero. Si aprirà subito un altro scontro alla Tsipras. Ma l’Italia, con tutto il rispetto, non è la Grecia”. Per andare al governo, bisogna vincere le elezioni. E per farlo dovete trovare alleati. “Credo, e lo dico con spirito realmente costruttivo -risponde Salvini- che ora Forza Italia debba dire qualcosa. Un suo silenzio non sarebbe comprensibile. Il centrosinistra, sull’Europa, non può che andare in ordine sparso. Se invece vogliamo costruire tutti insieme un centrodestra modello Cameron, o modello Orban, questo è il momento”.
C’è già chi invoca un referendum sull’Europa anche in Italia. “Se i greci, nonostante siano mantenuti, hanno avuto il coraggio e la dignità di votare ‘no’, fate votare anche gli italiani. Che, invece, con l’euro continuano a rimetterci”, conclude Salvini.