Bruxelles, 23 gen. (AdnKronos) – Syriza “non vuole lasciare l’euro, ma salvarlo” e se il partito di estrema sinistra guidato da Alexis Tsipras vincerà le elezioni che si terranno fra due giorni in Grecia cercherà di formare “una grande alleanza” con altri Paesi europei “per fermare le politiche di austerità e rilanciare la crescita”. A dirlo è Dimitrios Papadimoulis, eurodeputato greco di Syriza e vicepresidente del Parlamento europeo in quota Gue, il gruppo della Sinistra unitaria.
“Siamo un partito antiausterity e non antieuro”, precisa Papadimoulis contattato dall’Adnkronos, e se Syriza vincerà le elezioni di domenica “cercheremo di creare una grande alleanza all’interno dell’area euro e della Ue con altri governi e altri partiti politici che pensano che c’è bisogno di una politica fiscale ed economica orientata alla crescita e che credono che abbiamo bisogno di una Germania più europea e non di un’Europa controllata dalla Germania”.
Il programma del partito di Tsipras, continua l’eurodeputato, “prevede di trovare attraverso discussioni e negoziati nei vertici europei una soluzione per la crisi del debito in Europa”, che, ricorda, per l’area euro “è volato dal 60% del Pil prima della crisi al 92%”. E anche il surplus dei Paesi del Nord dell’Europa è “l’altra faccia dell’alto deficit e dell’alto debito dei Paesi del Sud e della periferia. Questo è un problema politico dell’Europa e non solo greco”. Per questo “servono risposte europee” e “spetta alla leadership politica della Ue fare qualsiasi cosa per salvare l’Europa, creare crescita e lavoro, evitare la deflazione, sostenere la coesione ed eliminare le diseguaglianze”.