Roma, 9 gen. (AdnKronos) – ”Non e’ concepibile che persone schedate e pluriricercate possano circolare liberamente. Dobbiamo prevedere un sistema di garanzie e non scivolare nella caccia alle streghe indiscriminata perche’ faremmo un favore al terrorismo, pero’ serve anche un lavoro serio di riforma delle normative. Per esempio c’e’ il tema della propaganda attraverso internet, che e’ diventato il principale canale di indottrinamento e reclutamento. Come vogliamo agire di fronte ai social network? E’ possibile lasciare aperti questi siti che inneggiano al terrorismo di matrice islamica; possiamo ritenerlo parte della liberta’ oppure non e’ piu’ tollerabile?”. Lo afferma il deputato del Pd e coordinatore dell’Intergruppo parlamentare Immigrazione, Khalid Chaouki, ospite all’Aria che Tira.
“Dobbiamo prendere atto – prosegue – che il nostro modello di societa’ e’ cambiato ed e’ un dato di fatto che abbiamo nuovi cittadini con una fede diversa. Lo Stato deve porsi il problema di regolamentare questi cittadini nell’ottica di una futura societa’ italiana ed europea e trovare un sistema di inquadramento giuridico della presenza della comunita’ islamica in Italia: che stato devono avere le moschee, da chi devono essere formati gli imam, come va fatto il finanziamento”.
“Lo Stato italiano ad oggi – conclude- non ha ancora raggiunto un’intesa con la minoranza musulmana in Italia prevista dalla Costituzione. Ci dovrebbe essere un quadro preciso di responsabilita’ reciproche che preveda un patto di convivenza di diritti e doveri con gli immigrati musulmani in modo che anche loro si sentano responsabili al pari di tutti i cittadini”.