(AdnKronos) – La Fiom, sostiene Landini, “è per un’autonomia e indipendenza del sindacato dalle forze politiche”. Queste strumentalizzazioni, il tentativo di descrivere cose che non sono, sottolinea ancora, “è un tentativo che capisco da parte del Governo, delle forze politiche perché non vogliono affrontare i problemi che noi stiamo proponendo”. Questo percorso di ‘coalizione sociale’, ribadisce il leader della Fiom, “è un modo per rafforzare il sindacato e in particolare il sindacato confederale”.
L’Assemblea convocata il 14 marzo, sottolinea ancora Landini, “è diventata pubblica perché la lettera è arrivata al ‘Corriere della Sera’. Non l’abbiamo mandato noi della Fiom la lettera. In quella lettera c’era scritto che si voleva avviare, fuori dai riflettori, ma è un obiettivo che non siamo riuscito a raggiungere, una discussione per vedere se questa idea di coalizarsi per cambiare questo Paese e per rimettere al centro il lavoro poteva essere condiviso da diversi soggetti che in questi anni hanno già fatto tante cose insieme”. In quell’occasione, osserva, “si è riscontrato che c’è una disponibilità e che si può aprire un processo che è aperto a tutti. Sono esclusi semplicemente le forze politiche ma non perché è una cosa contro i partiti ma perché vogliamo ricostruire una partecipazione del lavoro e quindi delle associazioni”.
Oggi la crisi del sindacato, rileva, “nasce proprio dalla frantumazione del lavoro, non c’è mai stata una divisione così grande”: le leggi del Governo “la rafforzano, vanno in una direzione di ridurre a pura merce i lavoratori”. (segue)