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Fed: Sapelli, mossa avveduta, torna leadership mondiale Usa

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Milano, 17 set. (AdnKronos) – La decisione della Federal Reserve di non alzare subito i tassi di interesse è “molto avveduta”, il segnale che “c’è un ritorno dell’America come leadership mondiale”. Lo sottolinea Giulio Sapelli, docente di Storia Economia all’Università Statale di Milano, saggista e consulente aziendale con la Sapelli & Partners.
“Se avessero dovuto mettere in primo piano l’interesse politico del Partito Democratico, che poteva dire ‘rialziamo i tassi perché ormai l’economia americana va bene’ – spiega lo storico all’Adnkronos – avrebbero fatto un’altra scelta”. Siamo quindi davanti a “una scelta che va controcorrente rispetto agli immediati interessi del Partito Democratico, ammesso che possa rimanere alla presidenza. In ogni caso, influirà anche sulle primarie del Partito Democratico”.
“Per me che sono un sostenitore della leadership mondiale degli Usa, anche se in modo diverso – continua Sapelli – è una cosa confortante. Pensano che bisogna continuare a fare di tutto per evitare la stagnazione secolare da deflazione che è iniziata in Europa e poi si è propagata”.
Infatti, spiega lo storico dell’economia, “il vero inizio di questa deflazione è in Europa: non a caso gli americani, basta leggere il bellissimo libro di Timothy Geithner, hanno fatto di tutto per nominare Mario Draghi, per mettere un filoamericano alla testa della Bce, perché già allora capivano che la politica di austerità andava in questo senso.”
Mentre gli americani “sul piano della politica diplomatica pura, abbandonato il principio kissingeriano del realismo, fanno errori uno dopo l’altro, devo dire che sulla politica economica internazionale danno prova di grande avvedutezza”, perché provvedono “a mettere in atto delle misure anticicliche a livello mondiale. C’è da rallegrarsi”, osserva lo storico.
“So che molti sono contrari” al mantenimento dei tassi a livelli così bassi, conclude Sapelli, “perché dicono che c’è il pericolo di una bolla finanziaria. Però, se mentre si fa questo si riformassero anche le banche d’affari e il Dodd Frank Act (riforma voluta da Barack Obama per regolare diversamente il settore finanziario Usa, ndr) avesse finalmente applicazione, avremmo sia l’uovo che la gallina. Ma se guardiamo il bicchiere, vediamo che tutta la Federal Reserve guidata da Janet Yellen si dimostra una grande banca, davanti alla quale la Bce fa una meschina figura”.