Home Attualità Fairplace, crisi non frena, tempi più lunghi per ricollocarsi

Fairplace, crisi non frena, tempi più lunghi per ricollocarsi

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Roma, 31 mar. (Labitalia) – “I nostri dati sono chiari: i tempi di ricollocazione medi, nel 2014, si sono allungati di poco più di due mesi. E’ colpa della crisi, le opportunità di lavoro sono più rarefatte rispetto ai tempi passati”. Così Roberto Amodio, operation manager di Fairplace, leader nei servizi di ouplacement.
Fairplace ha diffuso oggi dei dati secondo cui i tempi medi di ricollocazione professionale con l’outplacement in Italia “sono di 8,13 mesi per i dirigenti; 8,21 per i quadri; 8,22 per gli impiegati e 8,22 per gli operai”. I dati non si discostano sostanzialmente dal 2013, ma la cosa che colpisce è “l’allungamento dei tempi medi di ricollocazione che si sono alzati nel corso dell’ultimo anno passando da 6 a 8 mesi per gli operai e da 7,3 a 8,2 per gli impiegati”, si legge nello studio Fairplace.
“Oggi -spiega Amodio- difficilmente un’azienda assume e se lo fa preferisce ancora il tempo determinato. Naturalmente parliamo di dati medi. Ci sono anche situazioni in cui, per diversi motivi, si riesce a ricollocare in minor tempo”.
A influire sulla possibilità di trovare un nuovo posto di lavoro sono senz’altro “le competenze. Più si è specializzati, più opportunità di possono incontrare”. Le rilevazioni statistiche di Fairplace (marchio storico presente sul mercato da 19 anni) ci rivelano che la popolazione dei candidati è così suddivisa: profili dirigenziali 15%, quadri 26%, impiegati 41%, operai 18%. L’età media dei candidati gestiti nel 2014 è di 45 anni per i dirigenti, 42 anni per i quadri, 51 per gli impiegati e 43 per gli operai.
La popolazione maschile rappresenta il 69% dei candidati, di cui 19% sono impiegati in funzioni dirigenziali, il 24% quadri, il 43% impiegati e il 14% operai. La popolazione femminile (il rimanente 31%) è divisa in funzioni dirigenziali per il 5%, quadri 21%, impiegati 44%, operai 30%. La maggior parte dei candidati proviene dal comparto industriale (81,1%) rappresentato in maggioranza dal chimico per un 44%, meccanico 30%, alimentari 11% e infine l’elettronico 15%.
I candidati che provengono dal settore dei servizi si distribuiscono su servizi generali 40%; Tlc/It 24%, finanza 20%, infrastrutture ed energia 12%, hr 4%. Risultano ricollocati l’81% dei dirigenti, l’86% dei quadri, l’80% degli impiegati e il 72% degli operai.