Home Nazionale Expo: tra ‘cielo e mare’, all’esposizione l’attività della Gdf aeronavale (2)

Expo: tra ‘cielo e mare’, all’esposizione l’attività della Gdf aeronavale (2)

0

(AdnKronos) – In altre parole, così come i reparti territoriali ed i Nuclei di Polizia Tributaria assicurano, ogni giorno, il presidio degli interessi economici e finanziari dello Stato e dell’Unione Europea ed il contrasto ai più pericolosi traffici illeciti su tutto il territorio nazionale, altrettanto fanno le unità navali ed aeree sul mare. E questo avviene nell’ambito di un dispositivo organizzativo ed operativo unitario, in cui i 15 reparti operativi aeronavali, con 15 stazioni navali e 13 sezioni aeree, dialogano costantemente con i 102 Comandi Provinciali e le oltre 630 unità operative presenti sul territorio, scambiandosi informazioni, pianificando ed eseguendo interventi congiunti o coordinati, sotto il controllo dei Comandi Regionali.
Il coordinamento delle grandi operazioni sul mare e la ricognizione aeromarittima a largo raggio fanno capo al Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare, da cui dipendono i gruppi Aeronavali di Cagliari, Messina e Taranto e il Gruppo Esplorazione Aeromarittima, anch’esso con sede a Pratica di Mare. Attraverso questi reparti, la Guardia di Finanza è diventata parte molto attiva del circuito di cooperazione europea per l’interdizione del traffico di migranti sotto l’egida di Frontex, l’Agenzia Europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere estere degli stati membri dell’Unione, prendendo parte, negli ultimi cinque anni, a 20 diverse attività della specie. Attualmente il Corpo sta coordinando, mediante l’International Coordination Centre di Pratica di Mare, due importanti operazioni internazionale per il contrasto ai flussi migratori illegali.
L’esperienza sviluppata nella cooperazione sovranazionale, inoltre, ha permesso ai reparti Aeronavali del Corpo di maturare una grande padronanza degli strumenti previsti dalle Convenzioni delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare di Montego Bay del 1982, contro il traffico di stupefacenti firmata a Vienna nel 1988 e contro la criminalità organizzata transnazionale sottoscritta a Palermo nel dicembre 2000, con il “Protocollo addizionale” riguardante il traffico di migranti.