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Expo: mons. Santoro, conflitto ambiente e lavoro non più tollerabile

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Milano, 5 set. (AdnKronos) – “L’eterno conflitto tra salvaguardia dell’ambiente e dei posti di lavoro non è più tollerabile. La produzione non può essere separata dal rispetto della dignità dell’uomo e dell’ambiente”. È quanto ha sostenuto monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, intervenuto oggi al convegno ‘Laudato si’. Rinnovare l’umano per custodire il Creato’, svoltosi a Expo Milano 2015 e promosso dalla stessa Cei e dal Padiglione della Santa Sede, in occasione delle celebrazioni per la Giornata nazionale per la custodia del Creato.
“Quanto accaduto a Taranto è l’esempio delle ferite inferte dalla corsa al profitto. – ha proseguito mons. Santoro – In questo senso, ritengo che l’Enciclica del pontefice possa rappresentare un respiro profondo per tutti quei territori martoriati da problemi ambientali e diventare altresì una sorta di laboratorio per le comunità che li abitano, trasformando quegli stessi luoghi in cantieri di speranza e in esempi virtuosi per la cura del bene comune”. Superare l’individualismo, ricercare un nuovo stile di vita e andare oltre il dominio tecnocratico. Sono questi gli insegnamenti che possiamo trarre dall’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e che dobbiamo tramutare in comportamenti concreti.
“Tutto è connesso, tutto è in relazione – ha detto monsignor Santoro -, non dobbiamo considerare i problemi in modo separato. Per questo la parola chiave è ecologia; un’ecologia ambientale, sociale e culturale, che parta dall’ascolto della realtà. Un’ecologia integrale, quindi, come ci richiama papa Francesco, che può aiutarci a superare l’individualismo e ad affrancarci dal dominio tecnocratico. Solo così saremo capaci di un nuovo stile di vita rispettoso del creato”.