Ankara, 16 giu. (AdnKronos/Aki) – E’ una condanna politicizzata, e non basata sulla legge, quella a morte emessa oggi dal Tribunale penale del Cairo nei confronti dell’ex presidente egiziano Mohammed Morsi, deposto il 3 luglio del 2013 dall’esercito guidato da Abdel Fattah al-Sisi, l’attuale capo di Stato. Ne è convinto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. ”Non c’è legge, non c’è giustizia – ha detto il capo della diplomazia turca nel corso di una conferenza stampa trasmessa dall’emittente Trt – Veramente non siamo sorpresi dal vedere una simile sentenza politica da parte di un regime come quello”.
Prima che fosse emessa la condanna a morte per l’evasione dal carcere durante la rivoluzione del 25 gennaio 2011 contro Hosni Mubarak, ovvero quando Morsi era stato condannato all’ergastolo per spionaggio a favore di Hamas, il primo ministro turco Ahmet Davutoglu aveva detto che la sentenza rappresentava un ”test” per l’Occidente. ”Vedremo cosa i media internazionali faranno contro quello che è recentemente successo in Egitto e dopo che hanno accusato il presidente turco e il suo governo di essere diventati ‘dittatoriali e autoritari’ durante le elezioni turche trasparenti”, ha detto nel corso di una riunione dell’Akp ad Ankara.