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Efficienza energetica, quando la sostenibilità è dettata dai costi

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Roma, 13 lug. – (AdnKronos) – Il 67% delle aziende ha investito in iniziative di efficienza energetica negli ultimi tre anni. La sostenibilità è dettata dai costi: il 46% ha investito in strumenti più efficienti o in iniziative finalizzate a ridurre consumi e costi. Le aziende stanno compiendo sforzi concreti per ottimizzare la gestione energetica, ma senza una visione a lungo termine. Solo il 26% si è dotato di un piano di gestione dell’energia.
Iniziative più sofisticate come la formazione del personale (21%), nominare un energy manager (20%) o attività di audit e assessment (20%) giocano un ruolo minore. Mancano una strategia chiara e un approccio sistematico: sono meno della metà le aziende che dopo aver intrapreso attività di efficienza energetica sono in grado di quantificare i risparmi ottenuti.
Sono i risultati di un’indagine internazionale condotta dall’ente di certificazione Dnv Gl – Business Assurance, in collaborazione con l’Istituto Gfk Eurisko, su 1.557 professionisti di diversi settori in Europa, America e Asia, dalla quale emerge che, in un’ottica di controllo dei costi, le aziende si impegnano nell’efficienza energetica, ma la maggior parte rimane in superficie, non cogliendone il potenziale.
L’efficienza energetica è un tema fondamentale non solo a livello personale (77%) e sociale (81%), ma anche dal punto di vista delle dinamiche di business (69%). Il 57% delle aziende ha adottato una strategia ad hoc e il 55% si è dato degli obiettivi misurabili, con percentuali che aumentano di 10 punti circa per le imprese appartenenti ai settori ad alto consumo energetico.
Tuttavia, l’efficienza energetica è ancora un’ambizione generica, con obiettivi fissati per lo più a livello aziendale in modo complessivo (37%). Sono molto poche le imprese che si danno obiettivi concreti legati alle singole attività; anche tra le aziende ad elevato consumo energetico.
La consapevolezza da parte del management non manca; soltanto il 18% delle aziende lo segnala come problema. Gli ostacoli che impediscono alle aziende di fare progressi in materia di efficienza energetica sono principalmente di natura economica: altre priorità richiedono risorse (36%), realizzazioni costose (33%), mancanza di ritorni economici (25%) e focalizzazione su risultati a breve termine (24%) sono in cima alla lista.
Un approccio sistematico aiuterebbe le aziende a prendere le giuste decisioni e ottenere un ritorno adeguato dagli investimenti. Tuttavia, i vantaggi sono percepiti come superiori ai costi (59%), specialmente per quel che riguarda i risparmi (54%).
In futuro l’impegno aumenterà e l’approccio sarà più maturo. Le attività legate alla riduzione dei costi e dei consumi resteranno le azioni più comuni, ma si assisterà anche a un aumento significativo di iniziative strategiche come la formazione del personale (+13% rispetto a oggi), l’identificazione dei potenziali di risparmio energetico (+8%) e la preparazione di piani di gestione dell’energia (+7%).
“Sfortunatamente la maggior parte delle aziende non sta adottando un approccio olistico – commenta Luca Crisciotti, amministratore delegato di Dnv Gl – Business Assurance – Le aziende si stanno focalizzando principalmente sulla riduzione dei costi e dei consumi ma mancano di un approccio a tutto tondo che consentirebbe di cogliere appieno il potenziale di un’efficiente gestione energetica”.