Home Attualità Doping: Donati, con Schwazer avventura di trasparenza che rompe schemi

Doping: Donati, con Schwazer avventura di trasparenza che rompe schemi

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Roma, 1 apr. – (AdnKronos) – “Schwazer ha avuto una idea intelligente superando gli schieramenti e creando anche in me una sorpresa. Questa è un’idea che rompe gli schemi. Anche Malagò ha incoraggiato e applaudito questa avventura di trasparenza”. Sono le motivazioni che hanno portato Sandro Donati, da sempre in prima linea nella lotta al doping, a farsi da ‘garante’ della trasparenza nel ritorno alle gare del marciatore Alex Schwazer, condannato a 3 anni e 9 mesi di squalifica per uso di Epo e al momento squalificato fino alla fine di aprile 2016. Nella sede della Fnsi a Roma, il consulente Wada, al fianco del marciatore azzurro, ha presentato il progetto per spostare ancor più in avanti gli steccati dei controlli antidoping.
“La collaborazione fu ventilata da Schwazer in una conferenza stampa, allora precisai che non poteva avvenire senza una prima condizione, una sua collaborazione significativa con i magistrati, fatto che è poi avvenuto -ha proseguito Donati-. Nei primi contatti mi ha aggiunto di voler rinunciare alla finestra oraria: oggi infatti gli atleti possono esser controllati a sorpresa con una reperibilità nell’ambito di un’ora indicata, un sistema garantista ma inadeguato per i tempi. Gli atleti con facilità, nell’intervallo tra un giorno e l’altro, possono prendere micro-dosi di doping e risultare poi negativi nei controlli del giorno successivo. La sua rinuncia è di per sé un segno evidente ed un segnale che si proietta sull’intera organizzazione sportiva nazionale e internazionale”.