Roma, 17 set. (AdnKronos) – “Mi auguro che il Def all’esame del Consiglio dei ministri di domani voglia sottoporre a rigorosa limitazione la spesa corrente dei Comuni e delle Regioni. Non si tratta solo di ribadire il patto di stabilità interno ma più ambiziosamente di portare a compimento il federalismo responsabile”. Così il presidente della commissione Lavoro di palazzo Madama Maurizio Sacconi.
“Per le Regioni -aggiunge- ciò significa condurre ad ulteriore sviluppo il positivo ingresso nel Patto della salute dei costi standard sapendo che ciò significa sostanzialmente ridimensionare quella spedalizzazione inappropriata che nasce dall’eccesso di offerta ospedaliera spesso addirittura pericolosa. L’altra voce della spesa regionale è il trasporto pubblico locale quasi ovunque viziato da sprechi e inefficienze”.
“Quanto ai Comuni -prosegue Sacconi- è ora di costringerli a gestioni associate delle funzioni fondamentali per bacini di utenza di almeno 100mila abitanti. E per essi si devono finalmente applicare i fabbisogni standard ridefinendo lo stato di dissesto e introducendo i piani di rientro necessariamente gestiti da commissari. I Comuni non sono uguali e se in alcuni si registrano alta efficienza e bassa pressione fiscale vuol dire che anche negli altri si può fare. Basta volere”.