Home Attualità Credito: Confcommercio, bene nuove erogazioni, resta nodo sofferenze

Credito: Confcommercio, bene nuove erogazioni, resta nodo sofferenze

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Roma, 17 apr. (Labitalia) – Rallenta la contrazione del credito come effetto positivo delle politiche monetarie della BCE con nuove erogazioni di prestiti in crescita sensibile. Lo segnala Confcommercio analizzando i dati di Banca d’Italia e Abi. Tuttavia, si segnala nello studio, nello stock di crediti erogati a famiglie e imprese, sia dai dati di febbraio che dalle stime di marzo, appaiono ancora segnali di riduzione. Rispetto al massimo storico di giugno 2011 mancano oltre 100 miliardi di euro di prestiti (1.409 miliardi a marzo 2015 contro i 1.513,6 miliardi di giugno 2011). Considerando, inoltre, l’effetto dell’aumento dei prezzi, il potere d’acquisto del complesso dei prestiti a famiglie e imprese è, oggi, ancora inferiore ai livelli di fine del 2007.
In termini congiunturali a febbraio le consistenze si riducono sia per le imprese sia per le famiglie, compresi i mutui. Anche in termini tendenziali la riduzione è generalizzata. I dati degli ultimi mesi – sottolinea Confcommercio – evidenziano comunque che il trend di riduzione delle consistenze si è comunque arrestato. Per marzo la stima dell’ABI indica una moderata ripresa rispetto al mese di febbraio e questa, se confermata, è l’indicazione più favorevole per leggere una trasmissione degli impulsi monetari all’economia reale, dalla quale dipende l’effettivo successo delle operazioni di quantitative easing.
Resta – conclude Confcommercio – il problema dei crediti in sofferenza che limita il pieno funzionamento dell’erogazione del credito all’economia: “il miglioramento delle condizioni economiche reali e finanziarie non rende meno necessaria e urgente la costituzione di un veicolo speciale di gestione dei crediti in sofferenza, proprio al fine di irrobustire i segnali di ripresa che si stanno manifestando”.