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Conti pubblici: Ue, Italia rispetta regola europea del debito

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Bruxelles, 27 feb. (AdnKronos) – L’Italia rispetta la regola europea del debito. E’ quanto conclude il rapporto sul debito pubblico italiano condotto dalla Commissione europea in applicazione dell’articolo 126 comma 3 del Trattato. La regola del debito, tenuto conto dei fattori rilevanti, è valutata “attualmente rispettata” dall’Italia. La regola stabilisce che gli Stati il cui rapporto fra debito e Prodotto interno lordo supera il 60% devono adottare misure per ridurlo in misura sufficiente e con un ritmo adeguato. La quota oltre il 60% deve essere ridotta al ritmo di un ventesimo all’anno nella media dei tre anni precedenti.
Nel 2015 il rapporto debito/Pil italiano toccherà il 133%, per poi iniziare a ridursi a partire dal 2016, e, secondo la regola del debito, l’Italia avrebbe dovuto procedere quest’anno a un aggiustamento strutturale minimo di 2,5 punti percentuali di Pil. Ma, secondo la Commissione, “nelle attuali circostanze economiche l’addizionale sforzo strutturale richiesto avrebbe avuto effetti negativi per la crescita e avrebbe ulteriormente aggravato il trend deflazionistico dell’economia, senza contribuire a portare il debito su un appropriato sentiero discendente”.
Fra i fattori rilevanti che la Commissione europea ha tenuto in conto per concludere che l’Italia rispetta la regola del debito vengono indicate nel rapporto le attuali condizioni economiche “sfavorevoli” e il tasso di inflazione “particolarmente basso” che rendono il rispetto della regola “particolarmente impegnativo”, le assicurazioni da parte del governo italiano che sarà effettuato l’aggiustamento richiesto del disavanzo strutturale di bilancio, pari allo 0,25% del Pil, e l’attuazione di “riforme ambiziose favorevoli alla crescita” che dovrebbero contribuire alla riduzione del debito sul medio e lungo termine.