Roma, 4 dic. (AdnKronos) – “Con Sciarra ha funzionato, dunque può funzionare ancora. Ma sulla Consulta chi si deve scongelare sono i partiti”, non il M5S che “ha la porta aperta ma chiede nomi di alto profilo e slegati dai partiti”. Lo dice Alessandro Di Battista, membro del direttorio M5S, a margine di un appuntamento dei 5 Stelle sulla scuola.
“Noi non abbiamo nessun problema, siamo aperti e disponibili e ora aspettiamo una terna di nuovi nomi. Nel Palazzo – rivendica – tutti parlano del nostro candidato, Franco Modugno, come di un eccellente nome ma non lo votano. Il Pd per adesso preferisce al nostro metodo trasparente quello che prevede la candidatura dell’avvocato di Berlusconi”.
A chi gli domanda se adesso Augusto Barbera, il candidato dem, sia un nome da depennare dalla lista, “aspettiamo la terna – scandisce il grillino – ragioniamo su quella”. Intanto snocciola i soldi andati in fumo per le decine di sedute fatte finora per giungere all’elezione dei tre giudici, “14 milioni di euro. Pensano solo a spartirsi le poltrone ma nemmeno riescono – incalza – a causa dei franchi tiratori che contano al loro interno. Di questa vergogna mi spiace, e tanto, per i cittadini”. Sul fronte dei contatti con i partiti, in particolare con il Pd, “per ora tutto tace – assicura Di Battista – noi il nostro passo lo abbiamo fatto, ora tocca a loro. Ma se proseguono su questa logica della spartizione di poltrone, allora si sfracellino pure: noi non ci stiamo”.