Roma, 27 ott. (Labitalia) – “E’ assolutamente indispensabile che sulla tassazione in Italia, sui suoi contenuti, modalità, tempi e quantità, il governo formalizzi una strategia che nel tempo garantisca ai contribuenti e alle agenzie fiscali una certezza pregna di riferimenti politici e sociali”. Con queste parole Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, torna sulla questione dell’Agenzia delle entrate.
Per Callipo, “in Italia, l’emergenza corruzione ha indubbi presupposti in una diffusa evasione di massa, condivisa se non sostenuta da diversi sistemi di potere clientelare e politico-finanziario-imprenditoriali, per svariate ragioni, tutte contra ius, demolitive di un sano convivere civile basato su una contribuzione fiscale connessa alle diverse capacità contributive”.
“Il prelievo e il sistema fiscale è sì delineato dal Parlamento e quindi dai governi – avverte Callipo- ma, se non si vuol fare demagogia e ipocrisia politica, va anche declinato nelle varie fasi applicative modellandolo nei sui articolati aspetti, non esclusi quelli gestionali del personale, in linea e in sintonia con l’autonomia gestionale ineliminabile del management pubblico”. A quest’ultimo, per Callipo, “va rimessa una sana discrezionalità, pena la eliminazione del distinguo costituzionale fra indirizzo politico e autonomia gestionale, laddove autonomia non significa arbitrio o peggio inapplicazione delle leggi, bensì concorso a determinare tutte le condizioni necessarie per garantire al meglio quel risultato qualitativo e quantitativo atteso da tanti italiani onesti dalla lotta all’evasione fiscale”.