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Cdc, più episodi che in passato

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Milano, 28 ago. (AdnKronos Salute) – Le autorità sanitarie dello Utah indagano sulla morte di un anziano ucciso dalla peste. Si tratta di capire come e dove il cittadino americano avrebbe contratto la malattia veicolata da pulci vettrici. L’uomo, deceduto questo mese – riporta infatti la Cnn – non aveva viaggiato nelle zone in cui è più diffusa la patologia trasmessa in genere dal morso di roditori infetti, come topi o scoiattoli.
Per lo Utah si tratta del primo caso di peste registrato nell’uomo dal 2009, ha sottolineato JoDee Baker del Dipartimento sanitario dello Stato americano. Ogni anno vengono invece riferiti episodi di infezione fra gli animali, specie nelle aree rurali. Negli Usa la peste è presente soprattutto nelle zone rurali e semirurali di Stati occidentali come New Mexico, Arizona e Colorado. Quest’anno sono stati segnalati complessivamente 12 casi di peste umana in 7 Stati, con 4 morti.
L’agente infettivo della peste è il batterio Yersinia pestis, naturalmente presente nell’habitat tipico dei roditori selvatici. La malattia si cura somministrando specifici antibiotici. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani – ricorda ancora la Cnn – quest’anno il numero di casi di malattia è più alto del solito. I Cdc hanno quindi invitato i medici a prestare particolare attenzione a segnali d’allarme come febbre e linfonodi ingrossati, specie nelle persone che hanno viaggiato in aree in cui il batterio è più diffuso.
Sempre secondo i Cdc, nei casi di peste riportati quest’anno in California e Georgia la trasmissione è avvenuta all’interno o nei pressi dello Yosemite National Park. La peste può colpire durante tutto l’anno, anche se i casi prevalgono fra la tarda primavera e l’inizio dell’autunno.