Home Nazionale Caso Yara, niente tv in aula. Difesa Bossetti chiede 700 testimoni

Caso Yara, niente tv in aula. Difesa Bossetti chiede 700 testimoni

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Milano, 17 lug. – Niente immagini per uno dei casi mediatici degli ultimi anni: i giudici di Bergamo hanno deciso di lasciar fuori le telecamere dal processo che vede alla sbarra Massimo Bossetti, accusato dell’omicidio della 13enne Yara Gambirasio.
Una decisione che di fatto accoglie la richiesta della parte civile, a cui la scorsa udienza non si era opposta la difesa dell’unico imputato. Le tv potranno trasmettere solo la lettura della sentenza di un processo che entrerà nel vivo solo a partire da settembre.
Non l’unica scelta – come rende noto la difesa di Bossetti – presa oggi dalla corte che ha respinto le eccezioni preliminari avanzate nella prima udienza. Per i legali Claudio Salvagni e Paolo Camporini il capo d’imputazione era troppo vago – sono due i luoghi (Brembate di Sopra e Chignolo d’Isola) indicati come luogo del delitto del 26 novembre 2010 -; illegittimo il test dell’etilometro per acquisire il Dna a Bossetti; mancherebbero le richieste di proroga delle indagini; alcuni atti – tra cui la relazione dei Ris sul Dna di ‘Ignoto 1′ – non sarebbero utilizzabili perché fatti senza il contraddittorio delle parti; alcuni atti infine andrebbero ‘eliminati’ (la consulenza sul Dna) perché non sarebbe un atto irripetibile. Richieste respinte in toto dai giudici.
Una volta terminata la lettura dell’ordinanza relativa alle eccezioni preliminari, si è affrontato il capitolo dell’illustrazione delle prove che le parti chiedono siano ammesse al dibattimento: il pm Letizia Ruggeri ha chiesto circa 120 testimoni, i difensori di Bossetti invece oltre 700. L’udienza prosegue nel pomeriggio, anche per fissare il calendario del processo.