Home Nazionale Casa: calo prezzi non si arresta nel 2015, anno si chiude con un -5%

Casa: calo prezzi non si arresta nel 2015, anno si chiude con un -5%

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Milano, 28 dic. (AdnKronos) – Nel corso del 2015 accelera la caduta del prezzo dell’usato in Italia, dove i valori delle abitazioni sono calati del 5% a 1.973 euro al metro quadro dopo un’ulteriore flessione dell’1% nell’ultimo trimestre. E’ quanto evidenzia un rapporto del portale Idealista. “L’anno – spiega Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di idealista – si chiude con un calo dei valori oltre le attese, ma il quadro generale, in graduale miglioramento, fa ben sperare per un 2016 vivace sul fronte delle transazioni e più stabile sul fronte dei prezzi. Valori che, secondo le nostre attese potrebbero oscillare in una forbice compresa tra il -2,5% e lo 0%”.
In generale, solo la Valle d’Aosta chiude l’anno con un bilancio positivo relativamente ai prezzi del già esistente: 1,1%. In tutte le altre regioni si assiste a un deprezzamento del valore immobiliare della casa, con la maggior caduta in Friuli Venezia Giulia, dove i valori sono calati dell’8,3% negli ultimi dodici mesi. Subito a seguire si collocano il Piemonte (-8%) e la Lombardia (-7,2%). I ribassi minori nelle Marche (-0,9%) e in Trentino Alto Adige (-0,6%). La Liguria, con 2.734 euro al metro quadro, continua a guidare la graduatoria dei prezzi a livello regionale seguita dal Lazio (2.648 euro/m²) e Valle d’Aosta (2.473 euro/m²). All’opposto della tabella troviamo la Calabria, fanalino di coda con i suoi 976 euro.
Per quanto riguarda le province, il 2015 è stato un anno che ha visto la prevalenza di valori negativi molto marcati, con prezzi in calo in 67 delle 103 macro aree rilevabili, segno che nei centri minori la fase recessiva si può dire tutt’altro che conclusa. La provincia di Roma (-12,8%) guida la lunga sequenza di ribassi davanti a Enna (-11,7%) e Torino (-10,6%). Cali a due cifre anche a Genova (-10,3%), Siena (-10,3%) e Gorizia ((-10,1%). All’opposto, rimbalzi importanti nelle province di Verona (11,5%), Pesaro Urbino (9,1%) e Rimini (6,2%).