Roma, 16 mag. (AdnKronos) – “Il generico e strumentale uso dell’aggettivo ‘impresentabile’ che anima il dibattito politico nelle elezioni regionali in Campania, trova, finalmente, una definizione giuridicamente valida per il tramite autorevole del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti”. Lo dice il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal.
“Afferma, infatti, il noto magistrato -aggiunge- che il discrimine per ritenere inopportuna una candidatura è l’atto di rinvio a giudizio. Ferma ed impregiudicata la presunzione di innocenza, il rinvio a giudizio costituisce un preliminare pronunciamento di un giudice terzo (il giudice per le indagini preliminari) qualora questi ravvisi, nelle argomentazioni dei pubblici ministeri, almeno elementi di una qualche fondatezza. Parole chiare, opportune ed incontrovertibili quelle pronunciate dal primo magistrato impegnato nella doverosa e quotidiana lotta contro i clan camorristici”, che “hanno anche il pregio di porre fine alla strumentale querelle cui hanno dato vita esponenti del centrodestra e del centrosinistra, sollecitati da improvvisati moralisti che, purtroppo, operano tra le file del Partito democratico al solo scopo di creare intralci a Vincenzo De Luca”.