Roma, 8 gen. (AdnKronos) – La ricandidatura di Stefano Caldoro alla regione Campania suscita i maldipancia da parte di Area Popolare, il gruppo di parlamentari campani di Ncd-Udc, che dice no no ad accordi elettorali a scatola chiusa ma sì a un confronto aperto per la ricostruzione del centrodestra.
Le voci emerse dall’incontro di oggi tra Silvio Berlusconi e Caldoro, in riferimento ad una possibile ricandidatura del governatore uscente, vengono commentate dai parlamentari campani di Area Popolare con una certa indifferenza. La posizione di Area Popolare, è quanto sostengono i parlamentari campani, ”non è assimilabile ad un disegno, con regia a palazzo Grazioli, di ricomposizione del centrodestra costruito intorno ad un assemblaggio di liste dal sapore personalistico e per di più con l’aggiunta della Lega”.
I centristi campani, dunque, intendono ribadire il loro ”percorso di autonomia” e le eventuali alleanze saranno collocate nello svolgimento di questo percorso. Il problema per Area Popolare, raccontano, non è tanto un’intesa con Fi sul nome di Caldoro, ma la presenza della Lega e le liste di tipo personalistico, come quella di Clemente Mastella.