Barcellona, 22 mag. (AdnKronos/Dpa) – Il ‘caso Neymar’ si arricchisce di una nuova puntata, dopo che oggi la Corte Nazionale spagnola si è dichiarata incompetente a continuare a seguire il caso, e ha trasmesso la sua istruttoria al Tribunale di Barcellona. Il massimo organismo di giudizio spagnolo, attende quindi i ricorsi presentati dal Barcellona, da parte del suo presidente, Josep Maria Bartomeu e da parte dell’ex presidente Sandro Rosell, le tre parti accusate di presunte irregolarità fiscali nell’acquisto del calciatore brasiliano che ammonterebbero a 13 milioni di euro.
Il club catalano ha dichiarato in una nota che “vuole mostrare la sua fiducia assoluta nei tribunali e che il comportamento dei dirigenti è sempre stato corretto”. La Corte ha motivato la decisione di trasferire il caso ai giudici di Barcellona in quanto l’importo presumibilmente truffato “non ha avuto un grande impatto nell’economia nazionale e nel traffico commerciale”.
Bartomeu, in ogni caso, si trova ad affrontare una richiesta di due anni e tre mesi di carcere e 3,83 milioni di euro di multa, mentre per Rosell sono stati chiesti sette anni di carcere e 25,15 milioni di euro di sanzione per i reati e per l’imposta societaria sulla firma di Neymar. Il Barcellona, inoltre, è stato imputato come persona giuridica, e l’Ufficio dell’Alta Corte reclama 22.2 milioni di euro di multa dal club blaugrana.