Home Attualità Calcio: Raiola sfida Blatter, Fifa è sistema chiuso e non democratico

Calcio: Raiola sfida Blatter, Fifa è sistema chiuso e non democratico

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Roma, 23 gen. (AdnKronos) – “Confermo che voglio candidarmi alla presidenza della Fifa. Io se posso mi candido, poi vedremo dopo. Non so se è possibile perché non è tanto facile come sembra, ma sfidare un sistema non democratico, chiuso, una specie di massoneria come la Fifa, non è facile, però io ho detto che ci devo provare e ci proverò”. Mino Raiola conferma a Sky Sport la sua intenzione di sfidare Sepp Blatter alla presidenza della Fifa.
“I pochi amici che ho nel calcio mi volevano convincere a non farlo per tante ragioni, ma io credo che qualcuno debba farlo. Ma mi sembra quasi una vergogna che nessun altro, da fuori del sistema Fifa, si candidi. La Fifa rappresenta il mondo del calcio che appartiene un po’ a tutti noi e credo che non ci sia bisogno di tanta intelligenza per vedere che quello che è stato fatto ultimamente da chi è al comando della Fifa, non può continuare così. Non lo dico per provocazione ma qualsiasi federazione che vota Blatter dovrebbe vergognarsi perché non si può andare avanti così”, tuona il potente procuratore. “Se l’Italia voterà per me? Non lo so, ma chi vota per Blatter deve vergognarsi. Se l’Italia vuole votare per me mi farà molto piacere. Sarei orgoglioso di avere il voto dal paese dove sono nato. Se vogliono votare per Blatter mi interesserebbe sapere perché. Cosa ha fatto Blatter per l’Italia?”, si chiede Raiola.
“Io voglio passare dalla Nord Corea alla Sud Corea, voglio una federazione molto trasparente. Voglio togliere il presidente esecutivo che ha tutti i poteri, e avere un presidente con sotto tre o quattro professionisti seri. Creare un sistema che si possa controllare dall’interno, nel quale non tutte le decisioni dipendono da una sola persona, che può candidarsi quanto vuole e che solo da dentro si può cambiare ma anche da fuori -prosegue Raiola illustrando le sue intenzioni-. Una delle idee è anche quella di togliere la Fifa dalla Svizzera e portarla in un paese molto più trasparente, con dei controlli più trasparenti anche sotto l’aspetto finanziario”.