Home Nazionale Calcio: Di Bartolomei (Pd), Tavecchio? Certe cose non si possono più tollerare

Calcio: Di Bartolomei (Pd), Tavecchio? Certe cose non si possono più tollerare

0

Roma, 1 nov. (AdnKronos) – “Tavecchio? Mi trovo anche in imbarazzo a commentare. E’ recidivo. Non so di cosa abbia bisogno il calcio ma so cosa non si possa più tollerare: Optì Pobà, le donne handicappate, gli ebreacci, i gay, il libro per cui nessun giudice contabile ha ritenuto di alzare nessun problema. Con quale faccia la Figc andrà a parlare di discriminazione, di antirazzismo, viene quasi da sorridere”. Luca Di Bartolomei, responsabile sport del Pd, commenta così all’Adnkronos le frasi offensive contro ebrei e omosessuali attribuite al presidente della Figc, Carlo Tavecchio.
“Un ricatto? Non lo so, ma in qualunque conversario, persino privato e personale, un uomo che ha una tale responsabilità, in un paese come il nostro che vive di calcio, non le può fare. Tragga lui le conclusioni, nell’autonomia e nel rispetto di chi ama questo sport. E’ francamente complesso anche commentare. Su alcune cose non si transige e non credo debba transigere neanche il Paese. Abbiamo dato il beneficio del dubbio una volta, una seconda, questa è la terza o la quarta, abbiamo perso il conto. Ora basta”, prosegue Di Bartolomei.
“Io mi auguro che il calcio riesca a produrre una serie di auto-riforme. Se devo giudicare da esterno forse la situazione è un po’ grave ma non seria. Il calcio è un mondo che ribolle di passione e di scandali, che una volta erano decennali, poi annuali, ora sono mensili. Negli ultimi dieci mesi non c’è stato un mese senza un’inchiesta che non ha coinvolto il calcio. Il calcio e tutto lo sport in Italia sono una grandissima industria, fatta di centinaia di migliaia di lavoratori onesti che vanno ben oltre il livello del volontariato, pur dando una qualità sportiva altissima, e forse non meritano di essere rappresentati così male”, conclude il responsabile sport del Pd.