Home Attualità Bolt snobba i rivali per Rio 2016: “Posso battere chiunque”

Bolt snobba i rivali per Rio 2016: “Posso battere chiunque”

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Rio de Janeiro, 18 apr. (AdnKronos/Xin) – Usain Bolt ha mandato un chiaro avvertimento ai suoi rivali in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro del prossimo anno, dichiarando di poter battere chiunque, indipendentemente dalla sua forma. Al campione giamaicano, a Rio de Janeiro per il ‘Mano a Mano Challenge’ di domenica è stato chiesto della minaccia rappresentata dallo sprinter statunitense Justin Gatlin. “Sono tutti atleti di alto livello e io li rispetto, ma non penso ai loro tempi, perché so che quando sono in piena forma, io sono difficile da battere”, ha detto Bolt ai giornalisti.
Il 28enne campione olimpico ha anche sottolineato come sia in una forma migliore oggi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma si è mostrato cauto sulla possibilità di poter battere il suo record mondiale dei 100 metri di 9,58 al Brazilian Jockey Club, domenica. “Mi sento bene, meglio dell’anno scorso, ma non sono concentrato sui tempi, al momento”, ha spiegato. “Posso solo dire che cercherò di correre i 100 metri in meno di 10 secondi”.
Bolt aveva rivelato nei giorni scorsi di avere come punto di riferimento il raggiungimento del “triplo-triplo”, ossia vincere altre tre medaglie d’oro ai Giochi di Rio de Janeiro il prossimo anno. Il giamaicano è a due terzi del cammino verso il suo obiettivo, dopo aver trionfato nei 100m, 200m e staffetta 4x100m ai Giochi di Pechino 2008 e Londra 2012. Il velocista ha anche rivelato il desiderio di voler battere il record mondiale dei 200m.
Come amico del capitano del Brasile, Neymar, a Bolt è stato chiesto dai giornalisti del 7-1 subito dal Brasile nella Coppa del Mondo in casa nella semifinale del Mondiale con la Germania lo scorso luglio. “So che Neymar è un grande mio tifoso, e io sono un suo grande fan, e sì, ho visto il 7-1”, ha detto. “Non voglio parlare di questo, ma ora mi state chiedendo… se è stato uno shock. Non solo per me o per il Brasile, ma per tutto il mondo sportivo. Ognuno pensa al Brasile come una potenza del calcio. Ma, come atleta, so che questo tipo di cose possono accadere a chiunque”.