Home Nazionale Bellanova, facilitare ingresso donne nel mercato del lavoro patto per qualità Paese

Bellanova, facilitare ingresso donne nel mercato del lavoro patto per qualità Paese

0

Napoli, 30 set. (Labitalia) – “Facilitare l’ingresso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro significa un patto, per una qualità del presente e del futuro che stringiamo con tutti coloro che hanno a cuore la qualità della crescita e del lavoro”. Così la sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova, a margine della Festa regionale del Pd Campania, a Ercolano.
“Discutere di donne e mercato del lavoro ad Ercolano -sostiene- mentre contemporaneamente la città si candida a capitale europea della cultura per il prossimo anno, è un esercizio appassionante e affascinante perché tocchiamo con mano quanta voglia di futuro e di nuova qualità ci sia nel nostro paese e soprattutto nel Sud”.
“Questo per noi -assicura la Bellanova- è un pezzo rilevantissimo della politica per il lavoro messa in campo con la Riforma. E’ innovazione. Non beneficenza, perché le donne italiane, istruite, competenti, altamente qualificate, come tutte le statistiche dimostrano, non ne hanno alcun bisogno. Facilitare il loro ingresso e la loro permanenza nel mercato del lavoro significa aumentare il Pil, generare nuove opportunità di occupazione nell’ambito dei servizi, addirittura contribuire a far crescere il tasso di natalità. E’ con questo spirito che consideriamo le donne al centro dell’azione politica”.
“Abbiamo potenziato e rivoluzionato -ricorda la sottosegretaria- le misure per il lavoro femminile e la conciliazione, lotta alle dimissioni in bianco, congedi parentali, telelavoro. Misure concrete, strutturali, finanziate adeguatamente. Penso, solo per citarne una, alla promozione della conciliazione tra lavoro e vita privata finanziata nel triennio 2016-2018 con il 10% del Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello”.
“Funzionerà al meglio -fa notare- se aziende e sindacati sapranno adeguatamente utilizzarla, consapevoli della sua rilevanza. Circa 38 milioni nel 2016 e 36 milioni nel 2017: anche così si volta radicalmente pagina”.
“Donne e Mezzogiorno -ammette Teresa Bellanova- condividono un destino comune: se la crisi colpisce, ne pagano lo scotto quanto e più degli altri. Se crescono cresce tutto il Paese, in termini di ricchezza, di capitale umano, di sviluppo complessivo”.
“Per questo motivo -sottolinea- con un impegno senza precedenti, a meno di due anni dalla partenza del nuovo ciclo dei Fondi strutturali, già 46 dei 50 programmi della programmazione 2014-2020 sono stati approvati e il Parlamento ha già approvato alcuni degli obiettivi del Fondo Sviluppo e Coesione che, ad oggi, ha una dotazione di 43 miliardi 848 milioni”.
“Il nostro Paese, e in particolare il Mezzogiorno, hanno già a disposizione -ricorda- le risorse necessarie a programmare. E’ il momento di avere lo sguardo lungo, verso i prossimi 5, 10, 20 anni. Una sfida impegnativa, dalla quale nessuno può tirarsi fuori”.