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Bce: Barbagallo, perplessità per considerazioni Draghi su contrattazione

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Roma, 22 mag. (AdnKronos) – “Le considerazioni del presidente della Bce a proposito dei due livelli di contrattazione ci lasciano perplessi”. Ad affermarlo in una nota è il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, commentando l’intervento del presidente della Bce, Mario Draghi. La Uil, spiega, “ha definito una proposta di riforma del sistema contrattuale che prevede un sostanziale necessario rafforzamento della contrattazione aziendale e che valorizza la flessibilità insita in questo livello contrattuale, ma non esclude la contrattazione nazionale come riferimento comune a tutti i lavoratori di ogni singola categoria”.
Questo, infatti, sottolinea Barbagallo, “è l’unico modo per assicurare tutele economiche e normative di base a tutti quei lavoratori, e sono la gran maggioranza, che non riescono a fare contrattazione aziendale, anche a causa delle piccole dimensioni della loro azienda. Peraltro, il nostro sistema produttivo è strutturalmente costituito, soprattutto, da piccole e piccolissime aziende. Insomma, i due livelli non sono e non possono essere in alternativa né in contrapposizione tra loro”.
Il punto, però, aggiunge, “è un altro. Ciò che qualifica la nostra proposta di riforma è il collegamento della contrattazione ai parametri di crescita dell’economia e, segnatamente, al pil e non più all’inflazione. Noi vogliamo scommettere sulla crescita e siamo convinti che il nuovo modello contrattuale debba contribuire a raggiungere questo obiettivo. Non è più tempo di stare sulla difensiva, ma occorre fare uno scatto in avanti verso lo sviluppo: con una nuova strategia contrattuale, sindacati e lavoratori vogliono essere partecipi di questo impegno comune per il rilancio dell’economia del Paese”. Il 2015, dunque, conclude, “sia l’anno dei contratti per rinnovare, subito, quelli in scadenza o scaduti da anni, nel pubblico e nel privato, e per avviare, contemporaneamente, la discussione tra le parti sulla riforma contrattuale”.