Bari, 14 mar. (AdnKronos) – Potrebbe essere stato un infarto a uccidere la donna di 36 anni, di Bari, morta nella sua abitazione di corso Mazzini al quartiere Libertà. Per due giorni il corpo è stato vegliato dalla figlia di 6 anni della donna che non avrebbe dato l’allarme poiché era stata educata a non aprire la porta e a non rispondere al telefono quando era da sola. Il decesso risalirebbe a mercoledì sera. Se ne saprà di più dopo l’autopsia che si svolgerà martedì prossimo come disposto dal pm della Procura Angela Morea.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, mercoledì sera la donna avrebbe chiamato il 118 riferendo di forti dolori e gonfiori alle gambe. Gli operatori le avrebbero consigliato il ricovero ma la 36enne avrebbe rifiutato l’intervento dell’ambulanza forse perché preoccupata di dover lasciare sola la figlia. Quest’ultima nei due giorni seguiti alla morte della madre si sarebbe nutrita con pane, frutta e latte. E’ stato il padre della donna, che vive a Pescara, preoccupato dall’impossibilità di raggiungerla telefonicamente, a recarsi a Bari ed a dare l’allarme.
La piccola ha trascorso la notte scorsa in ospedale ma le sue condizioni sono buone; stamattina è stata accompagnata in Questura dove i poliziotti intervenuti ieri sera nell’appartamento, le hanno donato un orsacchiotto. Sul corpo della donna non ci sono segni di violenza, martedì sarà comunque il medico legale, Biagio Solarino, a fare maggiore chiarezza.