Home Attualità Economia Banca Etruria, salvataggio: Codacons, “no all’elemosina di Renzi”

Banca Etruria, salvataggio: Codacons, “no all’elemosina di Renzi”

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CODACONS INVITA I RISPARMIATORI COINVOLTI NEL SALVATAGGIO DEI 4 ISTITUTI DI CREDITO A NON RINUNCIARE AL DIRITTO DI FARE CAUSA

GIÀ 2000 PICCOLI INVESTITORI HANNO ADERITO ALL’AZIONE RISARCITORIA DEL CODACONS

Mentre pochissimi risparmiatori sono scesi oggi in piazza per manifestare contro il decreto salva-banche del Governo, moltissimi sono gli azionisti e obbligazionisti che hanno scelto di partecipare all’azione risarcitoria avviata dal Codacons per la vicenda del salvataggio di Banca Etruria,  Banca Marche,  Carichieti e Carife.

“Finora oltre 2000 risparmiatori hanno scelto di avviare una azione legale attraverso il Codacons per ottenere il rimborso dei soldi investiti – spiega il Presidente Carlo Rienzi – A tutti i rispariatori coinvolti nel salvataggio delle 4 banche rivolgiamo oggi un importante appello:  non firmare alcuna carta contenente la rinuncia ad eventuali azioni legali. Il nostro timore è che il Governo Renzi stia studiando un indennizzo-elemosina per gli investitori,  al solo scopo di bloccare sul nascere le doverose azioni risarcitorie da parte dei risparmiatori “.

Le misure annunciate dal Premier Renzi sono inaccettabili, perché prevedono solo briciole di rimborso per azionisti e obbligazionisti – denuncia l’associazione – Il nostro invito quindi è a chiedere il rimborso integrale dei soldi investiti attraverso l’azione pubblicata sul sito www.codacons.it