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Autostrade: sindacati proclamano stato agitazione, 3.000 posti a rischio

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Roma, 16 giu. (AdnKronos) – “Sono 3.000 i lavoratori che rischiano il posto di lavoro nelle aziende autostradali, costrette a chiudere se approvato il comma ‘zz’ contenuto nel disegno di legge delega sugli appalti pubblici in discussione in Parlamento”. A lanciare l’allarme sono le organizzazioni sindacali FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil che proclamano lo stato di agitazione del comparto e spiegano in una nota le motivazioni della protesta.
“Abbiamo già chiesto un incontro urgente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio perché il governo -sottolineano- prenda una netta e chiara posizione a tutela dei lavoratori. L’approvazione del comma ‘zz’ comporterà inevitabilmente la perdita delle professionalità presenti nel comparto della manutenzione e progettazione delle autostrade e la chiusura di numerose aziende, molte delle quali leader nazionali, come Pavimental con 700 lavoratori, Spea con 650 lavoratori (una delle prime aziende di progettazione), Itinera con 750 lavoratori ed ABC 140 lavoratori, di cui di cui 73 già in cassa integrazione per chiusura di ramo d’azienda”.
Per i sindacati “si peggiora così la qualità dei lavori autostradali ed i tempi di realizzazione delle opere (affidati direttamente 3 anni e mandati in gara 7 anni). Non è corretto -aggiungono- affermare che la direttiva europea sugli appalti vincola gli affidamenti diretti delle concessionarie per garantire la concorrenza, piuttosto l’esatto contrario”.