Home Nazionale Animali: per cani ‘sguardo d’amore’ come bebè, guardarli stimola ossitocina

Animali: per cani ‘sguardo d’amore’ come bebè, guardarli stimola ossitocina

0

Roma, 17 apr. (AdnKronos Salute) – Lo sguardo dell’amore ha quattro zampe. Quegli irresistibili occhi da cucciolo scatenano nelle persone una reazione simile a quella dei neonati: quando li guardiamo, aumenta nel nostro organismo la produzione di un ormone che accende i sentimenti di affetto, l’ossitocina. Uno dei compiti principali di questa sostanza è aiutare a creare il legame fra un genitore e il proprio figlio, e questo avviene soprattutto quando una madre allatta o guarda il suo bambino.
Una nuova ricerca, condotta da scienziati della Azabu University in Giappone e pubblicato sulla rivista ‘Science’, svela ora che anche fra cani e proprietari avviene la stessa cosa, soprattutto attraverso il contatto visivo. Il lavoro si è sviluppato sulla base di due esperimenti: i ricercatori hanno esaminato le urine di un gruppo di 30 cani e dei loro proprietari prima e dopo un’interazione fra carezze e giochi, ma soprattutto sguardi, di 30 minuti. Fra i ‘protagonisti’, Golden retriever, Barboncini, bassotti, Schnauzer, Jack Russell Terrier e due meticci. I risultati hanno mostrato che coloro che avevano coccolato di più il quattrozampe avevano i maggiori ‘picchi’ di ossitocina nelle urine. E lo stesso, a sorpresa, avviene anche nell’organismo dei cani.
Nella seconda fase dell’indagine, gli scienziati hanno spruzzato ossitocina nel naso di un altro gruppo di cani e hanno verificato poi che gli esemplari di sesso femminile (non i maschi) guardavano più spesso i loro proprietari. E anche per questi ultimi aumentavano i livelli di ossitocina. Per gli autori i risultati evidenziano i benefici dell’ammirare e guardare con amore gli animali di casa, invece di limitarsi a coccolarli. Secondo Takefumi Kikusui, professore della Scuola di Medicina Veterinaria dell’Università Azabu, “c’è la possibilità che i cani abbiano inconsapevolmente usato un sistema naturale per stringere una relazione d’affetto simile a quella fra genitore e bambino”.