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Veneto: Donazzan, re-inventarsi continuando a fare impresa

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Venezia, 25 giu. (Labitalia) – “Il Veneto che si re-inventa passa anche attraverso la capacità, che in noi è insita nel Dna, di adattarsi alla condizioni che cambiano e di continuare a fare impresa, magari collegandosi sempre meglio con le nostre università che sono le prime in Italia, e in Europa, per qualità della didattica e della ricerca, come dimostra la recente ricerca de ‘Il Sole-24 ore’”. Lo ha detto ieri, a Padova, al Centro culturale Altinate San Gaetano, l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro del Veneto, Elena Donazzan, intervenuta all’incontro dal titolo ‘L’arte di re-inventarsi – percorsi regionali alla scoperta dell’Italia che innova’, progetto promosso dall’Associazione Gamma Donna. L’assessore si è soffermata sulle strategie e le iniziative messe in atto della Regione Veneto sul versante centrale della formazione.
“Parlo di ‘buona’ formazione – ha detto – che è il ponte per far crescere le imprese e far nascere nuovi posti di lavoro. Nel Veneto trasformato di oggi, il lavoro non è un diritto ma un’opportunità. Nessuno, oggi, è in grado di garantire il diritto al lavoro ma possiamo affermare che il lavoro è una grande opportunità rivolta a una platea sempre più ampia. Ciò significa provare, dare sostegno, non mettere i bastoni tra le ruote. E questo sarebbe un modo concreto di re-inventare la pubblica amministrazione”.
Donazzan si è soffermata anche sulle iniziative svolte dal suo assessorato regionale per aumentare la cultura femminile all’imprenditorialità e autoimprenditorialità puntando all’accrescimento della presenza femminile nell’ambito dell’istruzione tecnica e delle lauree scientifiche che ne sono ancora carenti. “La Commissione europea ha rilevato l’importanza e la positività dell’approccio della Regione Veneto – ha detto Donazzan – che ha fatto partire fin dalle scuole elementari questa educazione all’occupabilità e auto imprenditorialità femminile attraverso la cultura alla cooperazione, prima forma di autoimprenditorialità. Ricordo che tra i primi progetti realizzati dalla Regione c’è quello di un maggiori inserimento delle ragazze nell’istruzione tecnica, tradizionalmente non femminile”.